Vorrei rispondere attraverso questo blog a chi tempo fa, ha attribuito al bra fitting una valenza di coinvolgimento della sfera intima della persona tale da impedirne la diffusione in un paese come l'Italia.
Non sono d'accordo, in quanto attribuisco più alla sfera personale e sociale la comunicazione verbale e non che si instaura tra una bra fitter professionale e la cliente. Ciò per il motivo che la cliente, nel momento in cui si reca presso un reparto lingerie o negozio specializzato, mette già in conto il fatto che il prodotto di cui ha bisogno è un prodotto di biancheria intima.
Non sono una psicologa e quindi non mi addentro in materie che non mi competono, ma sarei curiosa di sapere cosa ne pensa in proposito un sociologo o uno psicologo.
Secondo la prossemica (la disciplina che studia la distanza di comunicazione verbale e non verbale), la distanza di comunicazione si divide in:
- intima;
- personale;
- sociale;
- pubblica.
Non vi annoierò con nozioni di prossemica. Chi vorrà potrà consultare "La dimensione nascosta" di T. Hall
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