domenica 11 novembre 2012

Donne, Politica e Istituzioni

Donne, Politica e Istituzioni è il titolo di un corso che sto frequentando presso la Facoltà di Scienze Politiche di Palermo promosso dal Ministero delle Pari Opportunità.


Riuscire ad essere apprezzate, valorizzate e rispettate come donne, passa per prima cosa da ciò che indossiamo e da come lo indossiamo.
Basta ricordare gli anni '80, in cui riviste, video, film presentano le donne manager che a quell'epoca cominciavano ad affacciarsi nel mondo del lavoro in ruoli da dirigenti. Le caratteristiche che mutuate dall'abbigliamento maschile erano evidenziate e anche esagerate erano le spalle, come se bisognasse somigliare agli uomini per svolgere lavori che erano stati fino a quel momento solo occupati da uomini.

Oggi non abbiamo certo bisogno di usare nè di rifarci all'abbigliamento maschile, dal momento che vi sono diversi modi per esprimere la propria identità e allo stesso tempo usare l'abbigliamento come mezzo visivo che indichi agli altri che desideriamo essere rispettate, valorizzate per ciò che siamo.

Pensiamo allora all'uso di indumenti che piuttosto che scimmiottare quelli maschili, semplicemente si adattano alle nostre forme e per questo vi consiglio due blog utilissimi, uno di Anna Venere Modaperprincipianti e l'altro Divadellecurve di Marged Flavia Trumper.

Per quanto riguarda la lingerie che è la nostra prima "corazza" o meglio ciò che riguarda la nostra sfera intima, è importante essere consapevoli che la riuscita visiva e gli effetti ottici degli "strati successivi" ovvero maglie, top, gonne, pantaloni, giacche, cappotti, etc. dipendono proprio da reggiseno, mutande con tutte le sue varianti, guaine contenitive, collant o calze.

Dedicare il nostro tempo a scegliere la biancheria da indossare facendo uso di piccoli ma importanti accorgimenti è il primo mezzo per valorizzare al meglio noi stesse in un mondo che spesso guarda più all'apparenza. In fondo usiamo gli stessi mezzi a nostro vantaggio.

Per quanto riguarda l'abbigliamento intimo che è la materia che più mi compete, vi invito a riflettere sulla differenza di portamento nelle situazioni in cui non indossate il reggiseno, quando lo indossate ma la misura non è quella ideale e quando invece un reggiseno è modellato esattamente su di voi.

Spalle, busto, braccia, collo e testa sono alcune delle parti del corpo interessate e modificate dal fatto di indossare o meno il giusto reggiseno, infatti quelle che ho elencato all'inzio, sono le parti del corpo che comunicano maggiormente in termini di linguaggio non verbale per il fatto che sono ad altezza occhi.

La domanda che vi pongo è: Preferite che quando parlate guardino voi e ascoltino le vostre parole o guardino altrove e non ascoltino nemmeno ciò che dite?


giovedì 18 ottobre 2012

Cercasi bra fitter


Ebbene si, nuove figure professionali cercasi. Tra una lezione di diritto europeo ed una di pari opportunità mi sono imbattuta nel primo annuncio di lavoro a Palermo dedicato alla ricerca di una bra fitter specializzata in intimo donna di lusso.

Ci sono voluti più di tre anni per vedere questa rarità, ma la pazienza ripaga sempre.

Dire che mi sono fiondata subito è poco. Vi chiederete come mai lo faccio? Potrei starmene a pancia all'aria a leggere i miei libri di tipografia e design.

Chi me lo fa fare ad insegnare ad altre donne questa strana cosa? Di sicuro non devo essere normale, ma poi ricordo come stavo prima di scoprire che essere donna non è una disgrazia piuttosto un vantaggio e invio il mio curriculum.

Poi mi chiedo: - E se fossi la sola ad avere i requisiti dell'annuncio?O la sola candidata di tutta la città, penserei di avere una grande fortuna, ma neanche questo ha fatto sì che avvenisse il miracolo e allora sono tornata a fare il mio lavoro, la disegnatrice di superfici e di tessuti stampati. Se non avete proprio altro da fare, date un'occhiata al mio portfolio magari trovate qualcosa di interessante per i vostri prodotti. Il mio studio si chiama Zanza patterns e lo trovate qui.

venerdì 14 settembre 2012

Balenciaga vs Schiaparelli


A parte le differenze stilistiche, Cristobal Balenciaga modellava l'abito al corpo femminile, Elsa Schiaparelli faceva sì che fosse il corpo della donna in modo surreale ad adattarsi all'abito.

Il bra fitting si può considerare più affine a Balenciaga per quanto riguarda l'interpretazione di vestibilità, ovvero fa sì che ciò che indossiamo sia tridimensionalmente coerente, proporzionato e modellato sul corpo femminile.

domenica 9 settembre 2012

Questo accento dove lo metto?

Supermercati, negozi, boutique. Questione di luce e di accenti. 

Dal momento che sono ignorante e che non ricordo mai se the si scrive tè o té, preferisco orientarmi tra le diverse tipologie osservando la luce ed i suoi accenti.

Cosa distingue un supermercato da un negozio o da una boutique? Gli accenti. 

Cos'è un accento? Un accento è un rafforzamento, un mettere in rilievo qualcosa. Può essere un suono, un gusto, una fragranza, una sensazione tattile o uno stimolo visivo.

Vorrei soffermarmi sugli accenti visivi. Colori e luci. 

Per quanto riguarda i colori, la comunicazione pubblicitaria ci offre miriadi di esempi di accenti cromatici, mentre per quanto riguarda l'illuminazione, l'uso di sorgenti luminose che mettono in evidenza una zona piuttosto che un'altra aiutano ad attrarre l'attenzione dello spettatore là dove richiesto. 

Se entrate in un supermercato o comunque in una attività commerciale potrete osservare come la luce sia diffusa in maniera uniforme per le superfici orizzontali, mentre per le superfici verticali vengono usate sorgenti luminose le cosiddette wash-wall che illuminano scaffalature e prodotti.

Altra cosa per negozi e attività commerciali dove l'acquisto richiede un pò più di tempo. In questo caso vi è sempre una uniforme distribuzione di luce per le superfici orizzontali, poco più attenuata e l'attenzione del cliente è attratta grazie ai famosi accenti creati da luci spot che orientate in modo opportuno sui prodotti ne mettono in risalto la tridimensionalità.


Link
White paper su vetrine ed illuminazione



martedì 14 agosto 2012

Corsi di bra fitting in Italia

Vista la crescente richiesta ed il numero sempre crescente di lettrici e lettori di questo argomento, mi sono decisa a condividere conoscenze ed esperienze sul bra fitting con una persona che ha espresso curiosità ed interesse e soprattutto la stessa motivazione che ha spinto me a diventare una bra fitter.

Non vi anticipo nulla dal momento che stiamo preparando un articolo a quattro mani che presto sarà pubblicato on-line su uno dei blog di moda più seguiti e visti del web.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi…Buon Ferragosto! Splash


sabato 28 aprile 2012

C'era una volta

Ho iniziato nel 2006 a comprendere che c'era nell'aria qualcosa che sarebbe giunta fino in Italia e questo qualcosa è ciò che all'estero si chiama comunemente bra fitting. Per portarlo in Italia mi sono recata in Nord Irlanda dove ho lavorato e appreso ciò che ho ritenuto potesse essere utile per il settore della lingerie.

Negli ultimi giorni, navigando in rete e camminando per la città di Palermo, mi sono imbattuta in due eventi interessanti.

Il primo riguarda il grande magazzino Coin che a Milano ha organizzato l'evento di Bra Fitting Calvin Klein Underwear ed il secondo della catena Intimissimi che ha in vetrina un poster che invita le clienti a Scoprire la propria taglia.

Ricordo ancora cosa mi disse la manager di un grande magazzino italiano alcuni anni fa a proposito del bra fitting, chissà se oggi direbbe lo stesso.






















sabato 21 aprile 2012

Corsi di bra fitting

Tempo fa ho affrontato l'argomento dei corsi professionali per diventare bra fitter

Riprendo l'argomento dal momento che ho notato la frequente ricerca sul web da parte di alcune lettrici.

All'estero e in particolare in Gran Bretagna e Stati Uniti esistono dei corsi professionali orientati al settore Retail che preparano alla messa in prova dei capi di biancheria intima femminile in luoghi quali boutique, reparti lingerie e negozi di intimo. 

Io ho avuto la fortuna di poter avere una formazione di tipo "on the job" presso il reparto lingerie del department store Moores of Coleraine in Nord Irlanda e completare all'interno della stessa azienda il percorso formativo.

Non ho contato il numero di fittings che ho fatto, ma sono senz'altro centinaia se non migliaia. Questo mi ha consentito di poter acquisire diversi tipi di capacità ed esperienze che devo al fatto di essermi trovata quasi per caso in un luogo dove ho avuto modo di lavorare con persone preparate, pazienti e desiderose di trasmettere le proprie conoscenze ed esperienze.

Ho quindi messo in prova un elevato numero di prodotti delle più note marche, cosa che non avrei potuto fare in nessun altro modo e luogo e che nemmeno un corso professionale avrebbe potuto darmi dal momento che ho incontrato diversi casi reali che hanno anche segnato la mia vita dal punto di vista emozionale.

A chi volesse diventare una bra fitter e magari un giorno trovare lavoro presso un negozio, boutique o reparto di biancheria intima femminile di un grande magazzino italiano, consiglio di tenere d'occhio gli annunci di lavoro del department store Moores of Coleraine e di altri department stores che prevedono al loro interno tale figura professionale per fare una delle esperienze di lavoro più entusiasmanti che possiate fare all'estero. 

Grazie di cuore.

venerdì 6 aprile 2012

Non è una moda

Ho letto su alcuni blog che il bra fitting è una moda appena giunta in Italia.
 
Scusatemi ma tutto si può dire del bra fitting tranne che sia una moda. Moda è qualcosa che coinvolge il gusto di un momento di una comunità. 

L'esigenza di una donna di trovare un indumento come un reggiseno, un costume da bagno o altro che indossato sia perfetto e che ci renda più belle non può e non deve essere una moda

Se di un reggiseno o di un costume da bagno scelgo il colore e/o lo stile allora si che posso parlare di moda, ma se devo trovare la misura giusta che si adatti al mio corpo no.

Non si tratta certo di scienza, ma concedetemi almeno il fatto che è una esigenza che niente ha a che fare con la moda.
 

mercoledì 4 aprile 2012

Competition




sabato 18 febbraio 2012

Davvero professional





giovedì 9 febbraio 2012

Credits


Vorrei ringraziare con questo post coloro che negli ultimi giorni hanno dedicato anche solo qualche secondo del loro tempo a valutare la possibilità di adottare il bra fitting in Italia visitando il profilo LinkedIn dove è anche presente il gruppo Bra fitting Italia.

I miei ringraziamenti a

Valentina Purcarea
Store Manager La Perla presso Corte Ingles Madrid

Roberto Baù
Retail HR Specialist Calzedonia

Elena Russo
HR Department Branded Apparel Italia

Giacomo Pellizzaro
Sales Area Manager Europe - Intimate Apparel Division at Diesel

Paul Wilkinson
UK & Ireland Sales Manager at DB Apparel

Federica Miola
ex Trade Marketing Manager Retail at Branded Apparel Italia Srl - div. Playtex

giovedì 5 gennaio 2012

Ho visto un fantasma


Oggi vorrei scrivere a tutti i commercianti e imprenditori, invitandoli a riflettere su qualcosa che mi sta a cuore ovvero la qualità del servizio alla clientela. Per anni ho girato per negozi, boutique, botteghe e mercatini osservando da cliente.

La città che ho preso in esame, Palermo, non si classifica di certo tra le migliori città in termini di customer service anche se vi sono esempi di eccellenza in quelle piccole botteghe storiche sparse per la città. 

Ho fatto un breve promemoria di ciò che potrebbe essere migliorato e chissà che non possa servire a qualcuno per far tornare la clientela nel proprio negozio.

Salutare
Salutare le persone è un gesto semplice, non costa nulla. Se poi è accompagnato da un sorriso accogliente, apre le porte ad una conversazione.

Ascoltare
Ascoltare è il modo per conoscere le esigenze di chi parla e valutare come poter soddisfare i suoi bisogni.

Domandare
Domandare aiuta la comprensione e l'individuazione del prodotto più adatto.

Osservare
Osservare la persona che si ha davanti, consente di avere tutta una serie di informazioni aggiuntive utili a individuare il giusto prodotto.

Ringraziare
Ringraziare in ogni caso è un modo per comunicare la propria disponibilità ad una futura visita.

Basta davvero poco per trasformare una persona che entra in un negozio come un fantasma in un potenziale cliente. Ebbene si, perchè le cinque azioni sopra sono condizioni necessarie ma non sufficienti a trasformare il fantasma in cliente.

Ah dimenticavo, se tutto ciò non vi riesce naturale, allora mi spiace è meglio cambiate mestiere.